LA DESTRA PIAVE

Dalla Valle del Mis a Cesiomaggiore

La Valle del Mis

La variante giornaliera di circa 20 km consente di raggiungere la valle del Mis, nel cuore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Stretta tra le alte e impenetrabili pareti dei Monti del Sole e del gruppo del Pizzòcco, la valle sorprende per la ricchezza d’acqua che scende per forre e valli laterali nel sottostante lago. Le Cascate della Soffia e i Cadìni del Brentòn sono due meraviglie della natura da non perdere. Più in alto, abbarbicati sul versante sinistro del Cordevole, Gena Alta e Gena Media, due antichi insediamenti rurali dimenticati per decenni, stanno rinascendo a nuova vita e possono essere visitati, con ripida salita, anche in bicicletta.

La valle è raggiungibile da Bribano percorrendo la “via delle antiche rogge”, una ciclabile di buon sterrato che si snoda prima lungo il torrente Cordevole e quindi attraverso le “masière”, una caotica e suggestiva distesa di massi che si è originata in epoca glaciale da una immensa frana staccatasi dal monte Peròn.

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Caratteristiche percorso

Adatto qualsiasi bicicletta non da corsa, il percorso si snoda su ciclabile sterrata e su strade a bassissimo traffico.  Le pendenze sono sempre molto gradevoli con l’eccezione della salita a Gena Alta, molto impegnativa.

Le nove gallerie presenti nel tratto che costeggia il lago sono state di recente illuminate, ma è opportuno avere la bicicletta dotata di luci segnaletiche per avere maggior visibilità e sicurezza.

Nelle domeniche di luglio e agosto un notevole afflusso turistico motorizzato rende il tratto che costeggia il lago meno godibile e sicuro.

Ma nei giorni feriali dello stesso periodo e durante la rimanente parte dell’anno la strada è pedalabile in totale tranquillità

I musei di Cesiomaggiore, la Valcanzòi e Montagne

In soli 20 km, la digressione consente di visitare due musei e una valle all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il Museo Etnografico Dolomiti e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi racconta la vita quotidiana della popolazione rurale bellunese dalla fine dell’800 ad oggi. Il Giardino delle Rose, conserva molte varietà di rose antiche, ritrovate nel territorio della provincia.

Il Museo Storico della Bicicletta Toni Bevilacqua è uno dei musei di settore più importanti d’Italia. Offre una vastissima raccolta di biciclette, accessori e memorie del ciclismo nazionale e internazionale, con reperti che vanno dal 1791 ai giorni nostri.

Risalendo il torrente Caoràme per circa 7,5 km di paesaggi naturali di rara bellezza, si arriva al piccolo lago artificiale della Stùa, nel cuore della val Canzòi, una delle principali porte del parco. All’inizio della valle, arroccato su uno sperone in posizione panoramica, c’è l’abitato di Montagne, un pugno di case rurali dalla tipica architettura caratterizzata dal “Piòl”, terrazze lignee utilizzate per passare da un piano all’altro delle abitazioni e per essiccare i prodotti agricoli.

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Caratteristiche percorso

Percorso tutto su asfalto adatto a qualsiasi tipo di bicicletta. Si sviluppa su strade con poco traffico e, a parte la salita al borgo rurale di Montagne, presenta pendenze regolari e mai impegnative.

L’ultima parte che porta al lago della Stua è pedalabile in totale sicurezza e tranquillità. Un pò di attenzione in più è necessaria nelle domeniche di luglio-agosto, soprattutto in discesa, per la presenza di  numerose auto.

Il Santuario dei Ss Vittore e Corona

L’antico complesso architettonico, collocato in posizione strategica dominante “la chiusa” del fiume Sonna, sullo sperone del Monte Miesna, è raggiungibile con una godibile digressione di circa 2 km. Dal poggio si domina, con una visuale a 360 gradi, tutto il Feltrino: dal Piave, al Grappa, all’antica città murata di Feltre, alla pianura movimentata da colli e ville al fondale predolomitico delle Vette Feltrine.

Originariamente nato a scopi difensivi, il Santuario dei Ss Vittore e Corona apparteneva alla linea di castelli posti a difesa del territorio Feltrino. Oggi è il monumento religioso più importante dell’area feltrina e conserva preziosi affreschi di scuola giottesca. Nel bellissimo chiostro del ‘400 gli straordinari affreschi delle lunette illustrano la storia di Feltre e del Santuario.

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Caratteristiche percorso

Percorso tutto su asfalto, adatto a qualsiasi tipo di bicicletta. Si sviluppa su strade a bassissimo traffico, con pendenze regolari che raggiungono il 12 % solo nel tratto finale prima del Santuario.

La Riserva naturale Vincheto di Celarda

Alla Riserva Naturale Vincheto di Celarda si arriva con una breve digressione dal percorso principale. La riserva si estende su di una fascia fluviale di circa novantanove ettari nel Comune di Feltre, in località Celarda ed è gestita dall’Arma dei Carabinieri – Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Belluno. E’ una zona umida di interesse internazionale ed è riserva biogenetica di interesse europeo. Il suo nome deriva dalla coltivazione dei salici da vimini, infatti i “vinchi” sono i rami flessibili della pianta.

Il Vincheto di Celarda è una zona umida molto ricca d’acqua che caratterizza il paesaggio locale con paludi, stagni, laghetti e risorgive lungo i quali cresce rigogliosa la vegetazione lacustre. Ma sono presenti anche l’Abete rosso, il Pino silvestre, il Frassino, l’Ontano, il Pioppo e il Salice.  Notevole la presenza di specie floristiche tipiche delle zone umide e una grande varietà di specie di orchidee spontanee.

La riserva consente di osservare numerose specie di avifauna migrante e stanziale tra cui l’Airone cinerino il Germano reale, la Gallinella d’acqua e il Martin pescatore.

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Caratteristiche percorso

Breve percorso piatto, tutto su asfalto e strade a bassissimo traffico, adatto qualsiasi tipo di bicicletta.

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